Osserviamo e analizziamo in questo brevissimo video come si eseguono e quali sono gli errori comuni nei piegamenti sulle braccia, ovvero l’esercizio comunemente svolto con i palmi delle mani in appoggio al suolo, con le braccia perpendicolari al piano ed il corpo proteso indietro, con ulteriore appoggio sui piedi. Da questa posizione, sfruttando il lavoro a carico della muscolatura pettorale e del tricipite, viene eseguito un movimento di allontanamento ed avvicinamento del tronco rispetto al suolo, mantenendo il corpo allineato in ogni fase.

  • Anzitutto, la corretta terminologia vuole che si parli di PIEGAMENTO e non di “flessione”, poiché con flessione si intende il movimento di un’articolazione per cui l’estremità distale di un segmento corporeo si avvicina all’estremità prossimale del segmento corporeo contiguo, mentre per piegamenti intendiamo quei movimenti che consento il passaggio degli arti da un atteggiamento lungo ad uno breve, mantenendo in queste fasi l’appoggio al suolo con le mani o con i piedi.
  • La testa deve guardare avanti, cioè VERSO IL PAVIMENTO, in modo da mantenere allineato il tratto cervicale.
  • Non devono essere le scapole a chiudersi su se stesse, ma bensì devono essere esclusivamente i gomiti a piegarsi.
  • Si possono anche posare le ginocchia a terra, per attenuare il carico. La cosa importante però è che il sedere non sia verticalmente in linea con le ginocchia, ma bensì spostato in avanti, in modo che il baricentro e di conseguenza il peso corporeo gravi sulle braccia e favorisca il lavoro dei muscoli pettorali.
  • Questo esercizio non è esclusivo per pettorali e tricipiti, bensì serve a rinforzare l’intero gruppo muscolare del core (vedi articolo). A questo proposito, è di fondamentale importanza mantenere sempre in asse l’intero corpo.

Nel video seguente, per i più “fanatici”, qualche esercizio avanzato con la palla da basket:

 

Buona visione!

Alessio Polo